12th European Television and Film Forum
Bologna, 14-16 Settembre 2000
Analisi e Report

Digitalizzazione: la scommessa di un'Europa unita ma non omologata

Di fronte alle nuove sfide sociali emerge la necessità di un incisivo spostamento delle politiche dei paesi europei in grado di travalicare le vecchie economie industriali di scala e i bisogni di armonizzazione normativa associati all'integrazione economica e monetaria. Ottenere un minimo di economie di scala è condizione indispensabile per il successo commerciale di molti servizi e prodotti dell'informazione. A questo proposito è doveroso sottolineare la distinzione tra servizi offerti in rete e i prodotti dell'informazione. La connessione è stretta, proprie grazie alle caratteristiche proprie delle tecnologie digitali, ma va tenuta presente concettualmente la differenza. In ogni caso, le nuove forme di economia supereranno spesso di gran lunga quelle possibili nel caso di beni industriali. La promozione di un mercato europeo armonizzato per quanto concerne molti di tali servizi costituisce un elemento indispensabile per una rapida diffusione ma può essere importante anche per l'affermazione di un'industria europea multimediale competitiva, che non dimentichi la qualità.

Pertanto, la sfida peculiare posta dalla società dell'informazione europea consiste proprio nella ricerca di competitività basata sulla diversità culturale, educativa e sociale. E' necessaria una nuova logica di integrazione economica per non porre più l'accento solo sulla standardizzazione e armonizzazione di prodotti e servizi, sull'accessibilità alle infrastrutture e su una maggiore trasparenza dei mercati in Europa. Diventa fondamentale, infatti, anche il riconoscimento e la valorizzazione della grande varietà di gusti, culture e talenti.
Come la società dell'informazione possa trasformare la potenzialità produttiva insita nell'enorme ricchezza multiculturale dell'Europa in un vantaggio competitivo è una questione centrale che dovrà essere affrontata nei prossimi anni.

Fausta Speranza