12th European Television and Film Forum
Bologna, 14-16 Settembre 2000
Analisi e Report

Senza frontiere e senza filtri

D'altra parte, se guardiamo in particolare ai media, ci rendiamo conto che l'internazionalizzazione delle operazioni mediatiche tende a bypassare in misura sempre crescente le normative dei governi nazionali. In questo scenario la concentrazione dei mass media potrebbe creare un gruppo privilegiato di abili lobbisti e di protagonisti politici in grado di gestire l'attenzione dei mass media e quindi dell'utenza. L'accesso pubblico a un'informazione neutrale di alta qualità è essenziale per l'adeguato funzionamento della democrazia. Se non dispongono di un'informazione imparziale su quanto avviene nella collettività, nella nazione o nel mondo in generale, i cittadini non possono svolgere un ruolo attivo nella gestione della società o fare scelte consapevoli al momento delle elezioni.
Di fatto, anche oggi le informazioni che riceviamo non sono selezionate e veicolate in modo del tutto neutrale e trasparente. La proprietà dei mass media diventa sempre più concentrata e un conglomerato di media può controllare tutta una serie di giornali, di stazioni televisive, di notiziari. E' intuitivo che se solo poche organizzazioni decidono quali informazioni convogliare al pubblico e se non c'è trasparenza su chi possiede i media, è doveroso interrogarsi su quali limiti ne deriveranno per il pluralismo culturale e politico in Europa. Va sottolineato che nell'attuale fase di rivoluzione delle tecnologie e della comunicazione, nuove forme di mass media, prima fra tutte Internet, promuovono il decentramento dell'espressione, rendendo più facile per un individuo comunicare un messaggio o la sua opinione a molte altre persone.

Fausta Speranza